Le “Pagine sotto copertura 3” costituiscono una voce del conto telefonico di molti clienti del gestore di Trezzano sul Naviglio. Tali pagine, a prescindere dal proprio abbonamento internet, sono a pagamento perché si accede a contenuti premium della stessa Tre, si clicca su banner che rimandano a tali contenuti, o si naviga su siti come Repubblica, Ansa, Corriere che su accordo tra editori e gestore telefonico scalano 9 centesimi di euro per ogni visualizzazione.
Basta fare un giro per i vari forum, sulla pagina facebook di 3 Assistenza Italia o su quella Twitter, per notare lo sdegno o lo stupore di molti clienti che si ritrovano la fattura del conto 3 aumentata o il credito della ricaricabile diminuito a causa di questi contenuti.
Cosa dice l’Assistenza Tre
Le risposte che vengono fornite sono sempre molto generiche.
Eccone un esempio:
Poi c’è chi si ritrova addebiti per contenuti Emcube. Spesso risultano ad orari per cui gli utenti dicono di non aver navigato, ma qui potrebbe essere dovuto anche ad una registrazione del traffico posticipata (tuttavia ciò non risulta chiaro). La risposta tipica in ogni caso è la seguente:
App&Store è un’applicazione che i telefoni brandizzati hanno installata di default. Per ulteriori dettagli ecco la pagina di presentazione sul sito tre.
Sul sito in questione si legge che i contenuti sono a pagamento. Purtroppo non ho ancora potuto verificare se accedendo da smartphone viene visualizzato un messaggio prima di effettuare l’accesso ai contenuti “premium”.
Non mi indurre in tentazione
La stessa Tre invia ai clienti dei messaggi che invitano ad entrare su siti con contenuti a pagamento. Per esempio a me arrivano sms di 3COMUNICA (che non ricordo di aver mai richiesto) come quello seguente:
Qualora cliccassi sul link questo mi porta su uno dei siti che da navigazione mobile addebiterebbero dei costi sul mio conto 3.
Se poi viene inserita una sim 3 su un telefono brandizzato Tim (per esempio), può capitare che la homepage di default sia la pagina wap della tim. Poiché il traffico wap non è contemplato nell’offerta internet di Tre sarà inevitabile qualche sorpresa.
Per quanto riguarda i siti di news come Repubblica, questi dovrebbero consentire di vedere la homepage senza pagare. Se poi si tenta di leggere un articolo dovrebbe apparire un messaggio come questo:
Effettuando un tap su Continua, si inizia a pagare. Io ho effettuato una prova. Ho letto due articoli e non so perché anziché 18 centesimi, mi sono visto addebitare 45 centesimi di euro.
Tramite Google Now ho poi effettuato una ricerca che mi ha portato sul sito mobile di Ansa. Nessun messaggio mi è apparso. Sono uscito subito e ricontrollando il conto telefonico il giorno successivo mi sono ritrovato 18 centesimi addebitati. Per questo caso farò ulteriori verifiche, non mi pare corretto che l’agenzia di news non avverta se eventualmente sto per visitare contenuti a pagamento.
Di solito per evitare inconvenienti utilizzo la navigazione desktop col browser stock di Android o con Chrome Così facendo evito di entrare nelle versioni mobile dei siti editoriali che spillano denaro.
Liberaci dal male – (Soluzione)
- La soluzione più semplice ovviamente è non navigare! 🙂
- La seconda è Impostare Richiedi versione desktop dalle impostazioni del browser internet. Per i meno esperti ulteriori dettagli QUI.
- Se siete più o meno smanettoni ed avete i permessi di Root del vostro smartphone potete sempre optare per cambiare i DNS della vostra connessione o installare Adaway. QUI altri dettagli.
Amen – (Conclusioni)
Per quanto riguarda la terza soluzione non ho potuto testare SetDNS perché mi risulta incompatibile sia con Galaxy Nexus (Rom CyanocenMOD), sia con Galaxy Note N7000 (sempre con Rom CyanogenMOD). Ma sembra funzionare.
AdAway integrato con la blacklist di siti come sdc.tre.it svolge il proprio dovere:
Ma anche la stessa Assistenza Tre sembra essere concorde con questo metodo che tuttavia non è così semplice ed immediato per un utente inesperto e con poca dimestichezza.
Una segnalazione al Garante per pratiche commerciali scorrette comunque la farei ugualmente.